Il progetto principale a cui sto lavorando in questo momento è quello di un tetto in scandole di castagno. Le scandole sono fondamentalmente tegole di legno che, per quanto ne sappia, vengono fatte tendenzialmente o in castagno o in abete o in larice, immagino perchè oltre a essere (ovviamente) legni duraturi (per esempio sembra che una scandola di castagno tiene bene mediamente 80 anni) anche a una continua esposizione di sole e acqua, si presta bene a essere spaccato in fette (scandole).
Per chi vuole farsi una idea di cosa sto parlando e di come lo si realizza ecco un video in italiano:
Ci sono su youtube molti altri video, pochissimi in italiano e molti in tedesco e inglese. Per chi vuole approfondire, le scandole in inglese si chiamano “shingles” e in tedesco “schindeln”.
Quello che segue è la descrizione di quello che ho fatto fino ad ora e di come intendo proseguire. Ci tengo a precisare che non sono un mastro carpentiere ma anzi sono un principiante in materia, quindi scusatemi se ci troverete delle castronerie.
La mia scelta del castagno è ovvimente dovuta al fatto che è un albero largamente diffuso nella valle dove vivo, quindi il primo passo è stato quello di aspettare l’inverno per scegliere e abbattere un numero di piante che più o meno mi è sembrato adatto alle mie esigenze. Gli alberi li ho scelti in base al loro diametro optando per quelli non inferiori ai 20-25cm (sono andato un po a occhio, non mi sono messo lì a misurare albero per albero), al fatto che abbiano meno nodi possibili, che siano belli dritti e senza che si siano avvitati su se stessi durante la crescita. Il castagneto dove sono andato è in stato di abbandono da probabilmente qualcosa come 70 anni, con gli alberi malati di cancro alla corteccia e infestato dalla mosca cinese, di conseguenza ho cercato di fare dei tagli utili a dare spazio alle altre piante ed evitare di tagliare castagni belli e sani.
Seguire la luna per i tagli non ha avuto nessun senso per me e dato che uso solo attrezzi manuali, dato che era inverno e non ho potuto lavorare tutti i giorni e dato che ho anche altro da fare nella vita oltre che tagliare alberi. Per tagliare una quarantina di castagni ci ho messo qualcosa come un mese e mezzo. Fatto questo i primi 2 li ho già tagliati a misura di 40 cm (che è la lunghezza che ho scelto per le scandole) e scortecciati mentre gli altri li ho lasciati asciugare interi. Ho fatto questo perchè se mi mettevo a tagliarli tutti a misura subito ci avrei messo molto più di un mese e mezzo per arrivare in fondo e non mi sarebbe bastata la stagione buona per il taglio. Ovviamente i 2 castagni tagliati subito a misura erano già pronti per essere spaccati in scandole dopo 3 mesi mentre gli altri no. Questo è il punto a cui sono arrivato ora che sto scrivendo. Il passo successivo è quello di scortecciarli e di tagliarli tutti a misura. Per scortecciarli ho usato un attrezzino come questo qui:
mentre per spaccare i ceppi in scandole ho usato questo:
Si può usare anche una accetta per questo lavoro ma io ho preferito procurarmi questo coltello da scandola. Per spaccare il ceppo a fette si appoggia la lama in cima al ceppo e ci si batte sopra con un martello di legno. Per il momento il legno migliore per fare questo martello mi sembra sia il frassino (rispetto ai legni che trovo nel circondario). Ho provato con la quercia e con il melo ma si sono disfatti troppo rapidamente. Un mio amico (non ricordo che legno abbia usato) ne ha uno che gli sta durando molto e sembra dovuto al fatto che lo abbia cotto in olio di lino.
Una volta che la lama è entrata nel ceppo si fa leva con il manico e la fetta dovrebbe venire via facilmente, altrimenti si cerca di far entrare megli la lama. Per lo spessore delle scandole mi tengo sui 2,5cm che mi sembra una buona misura.
Dopodichè si ha bisogno di una panca che non so come si chiama in italiano, forse panca da falegname o da incisione, non so. In Tedesco si chiama “schnitzbank” mentre in inglese credo “carving bank” o forse “carvinbg horse”.
La si può comprare, ma per ora l’ho vista solo a prezzi spropositati o in alternativa la si può costruire. In rete si trovano diversi progetti per diversi modelli.
Questa panca ci serve per lavorare le scandole con il coltello a due manici. Nello specifico è bene lavorarle sui lati per fare in modo che siano abbastanza dritti e paralleli, appianare quelle che si sono staccate dal ceppo in forme un po storte e infine fargli la punta. Il motivo pratico di quest’ultima operazione non mi è ancora chiaro ma l’effetto estetico è decisamente migliore rispetto a lasciare lo spigolo. A questo punto la scandola è pronta.
Il tetto che devo rifare è di una vecchia casa in sasso e precedentemente aveva il tetto in piane di pietra ma dato che hanno bisogno di una continua manutenzione ho deciso di rifarlo con un metodo che una volta fissato lì non ci devo più pensare (si spera). Fortunatamente il trave maestro è ancora buono ma dovrò cambiare tutti i travetti che vanno dal maestro al muro e tutti i listelli che vanno da un travetto all’altro.
Come si può vedere nell’immagine qui sopra, una fila viene coperta parzialmente dalla fila successiva e se si guarda bene si vede che, in parte minore viene coperta anche da quella successiva ancora. In questo caso ogni scandola vine coperta da altre due e ogni fila è sfalsata rispetto alla precedete. La prima e l’ultima fila invece avranno 3 strati di scandole tutte sulla stessa fila sovrapposte una sull’altra e sfalsate.
(queste ultime due immagini sono della mia prima tettoia di prova, non sono perfette ma dovrebbero rendere l’idea)
Per il colmo del tetto ci sono varie possibilità: ho visto che certe ditte piegano le scandole in modo da fare una ultima fila a cavallo dei due lati del tetto. In alternativa (come ho scelto di fare io) si può fare un lato del tetto più lungo dell’altro sul colmo in modo da avere una roba così:
(Immagine di Kostel sv Martina (Dolni Mesto) 3” by Matěj Baťha – Own work. Licensed under CC BY-SA 2.5 via Wikimedia Commons)
Per questa soluzione è bene capire se c’è un lato dei due esposto di più ai venti che l’altro, per scegliere meglio quale fare più lungo.
Le scandole tendenzialmente vengono inchiodate ma tradizionalmente c’è chi le appoggiava sul tetto e poi sopra ci metteva pietre e tronchi a bloccare il tutto. In alternativa si possono bloccare con chiodi di legno così:
A questo link si trova una scheda tecnica che mi è stata molto utile:
http://www.wewlescandole.it/wew/scandole.htm
Per il momento questo è tutto.